Colin Teague è ufficialmente scritturato per dirigere Esaaf (titolo provvisorio), una commedia d’esordio in Arabia Saudita della star locale Ibrahim Al Hajjaj e dell’ex capo degli MBC Studios Peter Smith.
Il film, attualmente in fase di riprese in esterni, segue due paramedici incompetenti completamente fuori dalla loro portata, che inconsapevolmente si ritrovano coinvolti in un complotto di rapimento. Segna il film di debutto della House of Comedy di Al Hajjaj e delle operazioni Black Light di Talal Anazi. Le due società saranno congiuntamente proprietarie dei diritti, con Smith a bordo come produttore esecutivo.
Il candidato ai BAFTA Colin Teague non è estraneo alla produzione saudita, avendo diretto la serie MBC Studios Rashash scritta da Tony Jordan e un altro dramma ad alto budget di Jordan, The Devil’s Promise, due anni fa. È noto per essere stato il primo a dirigere episodi di Doctor Who e dello spin-off Torchwood e ha lavorato per The White Queen, Being Human e Da Vinci’s Demons.
Colin Teague pronto per dirigere Esaaf
Nel frattempo Smith, che ha lasciato gli MBC Studios nel 2022 , ha un’alleanza di produzione con House of Comedy e Black Light, che sono state create per spingere verso lungometraggi comici in Arabia Saudita. Esaaf (titolo inglese Ambulance) è il loro film di debutto.
Al Hajjaj è famoso soprattutto per Sattar, una commedia ambientata nel mondo del wrestling che ha avuto un incasso da record al botteghino saudita nel 2023. È anche un popolare comico di cabaret e inizialmente ha fondato la House of Comedy per supervisionare le sue esibizioni teatrali.
“Mentre House of Comedy e Black Light si lanciano nella nostra produzione inaugurale, abbiamo cercato un concept che fosse moderno, autentico e genuinamente divertente”, ha detto Al Hajjaj. “Esaaf ha risuonato con noi fin dalle prime fasi di sviluppo con Alberto Lopez, poiché racchiude davvero tutti questi elementi”.
Al Hajjaj, Smith e Anazi hanno in programma di distribuire ogni anno tra uno e due film comici e serie per il mercato saudita, con il primo che afferma che ciò “contribuirebbe in modo significativo al genere” nel paese mediorientale.
