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Clown: il film horror prodotto da Eli Roth

Clown è un film horror del 2014 diretto da Jon Watts e con protagonista Andy Powers. A produrre la pellicola troviamo l’attore e regista Eli Roth. Si tratta del film d’esordio di Jon Watts ed è stato realizzato in sole tre settimane di riprese.

Clown: la trama

Kent lavora come agente immobiliare ed è il padre amorevole del piccolo Jack. Per la festa di compleanno del bambino ha organizzato una festa nella quale ha ingaggiato un clown, con l’obiettivo di far divertire tutti. All’ultimo minuto questi non si presenta e Kent non può far altro che vestire egli stesso i panni del pagliaccio, dopo aver ritrovato un impolverato costume in cantina. Lo spettacolo va a buon fine e Kent si addormenta con il costume addosso, salvo risvegliarsi il giorno successivo e scoprire che questi gli si è attaccato come una seconda pelle. E ben presto l’uomo comincia a manifestare comportamenti sempre più inquietanti.

Clown

Il cast

Nel cast oltre ad un eccellente e inquietante Andy Powers, nei panni di Kent, troviamo anche Peter Stormare. Stormare ha recitato in grandi film, quali Fargo e Constantine, mentre qui interpreta l’ultima persona che viene in contatto con il costume da clown. Colui che cercherà, in qualche modo, di aiutare Kent. Nel cast troviamo anche lo stesso Eli Roth, che interpreta il clown originale, Frowny, e che darà il via di fatto alla maledizione. Il cast in generale è ben bilanciato ed instaura un legame su schermo che risulta verosimile. Questo contribuisce ad aumentare il senso di realtà e quindi orrorifico della pellicola.

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Quando i clown fanno paura

Non è la prima volta nella storia del cinema horror che un clown sia effettivamente un personaggio spaventoso ed inquietante. Lo abbiamo già visto in maniera impeccabile con IT, da cui poi si è diramata una folta tradizione di clown assassini. Rimane comunque paradossale come una delle immagini più disturbanti e inquietanti del nostro tempo appartenga a un uomo che ha la funzione di divertire e intrattenere negli spettacoli circensi. Il senso di inquietudine creato da Clown va al di là della mera figura orrorifica e pone le sue radici su qualcosa di più profondo. Come già aveva ben rappresentato Stephen King, qui viene rivelato il Male che si cela dentro un uomo che, all’apparenza, dovrebbe elargire sorrisi ad adulti e bambini.

Clown

A complicare la situazione in Clown è che il protagonista che subisce la maledizione, Kent, è un padre di famiglia. Ad un certo punto, non riuscirà a controllare il Male, che prenderà sempre di più il sopravvento su di lui. L’uomo non riesce in alcun modo, per quanto ci provi, a dismettere i panni del clown. Da questo momento in poi il film diverrà non solo inquietante, ma estremamente forte dal punto di vista visivo. Nella seconda metà della pellicola lo splatter fa da padrone, immerso in questa fotografia molto grigia e cupa. Il tutto, a dare un senso di nausea e fastidio.

Clown omaggia l’horror classico

Clown è una pellicola altamente imperfetta ed esposta ai più pericolosi e ridondanti cliché ma può contare sulla schietta passione dei giovani addetti ai lavori che rivela l’autenticità del progetto e sulla chiave ludica che permea l’intera realizzazione del film. Non a caso l’idea di partenza della coppia Watts-Ford nasce come un gioco con un video-trailer su Youtube dove chiamano in causa per puro spirito goliardico nientemeno che il produttore Eli Roth. Il regista di Cabin Fever e Hostel, dopo essere venuto a conoscenza del video divenuto virale in breve tempo sulla rete, decide di contattare i due ragazzi per affidare loro la vera realizzazione di un film che prenda spunto proprio dal loro trailer.

Il risultato è che Clown nasce e si sviluppa come un omaggio alla classicità del genere horror. Pur senza tralasciare il fatto che, trattandosi di un’opera prima, risulta in alcuni punti molto acerba, il risultato è in generale soddisfacente. Il realismo viene qui accantonato per dare spazio alla componente psicologica orrorifica e, soprattutto, sovrannaturale. La componente favolistica è un altro punto fondamentale di Clown, che omaggia, da una parte i fratelli Grimm, mentre dall’altra i miti nordici. I Cloyne, infatti, erano mostri che una volta l’anno divoravano i bambini. L’accento alle favole Grimm è riscontrabile anche nella piega sanguinolenta che assume la pellicola.

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Clown

Un film che non si prende troppo sul serio

Clown è una pellicola horror che non nasconde i suoi difetti, anzi, ne fa un punto di forza. Risulta necessario ammettere che si tratta di una produzione americana mediocre, soprattutto se si pensa al fatto che sia stata realizzata in sole tre settimane. Ciò nonostante, Clown ha dalla sua parte il fatto di non prendersi troppo sul serio. Il Black humour e l’autoironia instaurati nella pellicola, fanno si che ne vengano evidenziati i limiti senza timore.

Eli Roth, nel ruolo di produttore, ha cercato di costruire un prodotto che partisse dalla clasicità horror, per andare a creare qualcosa di nuovo. Le citazioni cinematografiche sono moltissime, tra cui anche La casa di Raimi. Questo fa si che Clown possa godere di una spiccata autoironia e possa non prendersi sul serio. Nonostante i molteplici aspetti da rivedere, la pellicola risulta in generale estremamente godibile, sia dal punto di vista tecnico che della trama.

Conclusioni

Clown non è di certo tra i film horror migliori degli ultimi decenni. Questo un aspetto anche dovuto al fatto che il regista Jon Watts si trovava effettivamente al suo esordio. Ciò nonostante, la presenza nel ruolo di produttore di Eli Roth e i rimandi al cinema horror classico, hanno creato un buon connubio. Clown è un film che non vuole prendersi troppo sul serio, che fa del Black humour e dell’autoironia le sue forze. I riferimenti e le citazioni al cinema di genere rendono il film godibile agli amanti del settore. Tutto ciò senza negare che effettivamente si tratti di una pellicola molto acerba, ma ben realizzata.

PANORAMICA RECENSIONE

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Clown non è di certo tra i film horror migliori degli ultimi decenni. Questo un aspetto anche dovuto al fatto che il regista Jon Watts si trovava effettivamente al suo esordio. Ciò nonostante, la presenza nel ruolo di produttore di Eli Roth e i rimandi al cinema horror classico, hanno creato un buon connubio. Clown è un film che non vuole prendersi troppo sul serio, che fa del Black humour e dell’autoironia le sue forze. Questi i suoi punti di forza, che fanno si che la pellicola sia effettivamente godibile per gli amanti del settore.
Laura Maddalozzo
Laura Maddalozzo
Datemi uno schermo e dei popcorn e sono la persona più felice del mondo. Il mio habitat cinematografico? Un’apocalisse zombie o ovunque ci sia un’atmosfera horror

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Clown non è di certo tra i film horror migliori degli ultimi decenni. Questo un aspetto anche dovuto al fatto che il regista Jon Watts si trovava effettivamente al suo esordio. Ciò nonostante, la presenza nel ruolo di produttore di Eli Roth e i rimandi al cinema horror classico, hanno creato un buon connubio. Clown è un film che non vuole prendersi troppo sul serio, che fa del Black humour e dell’autoironia le sue forze. Questi i suoi punti di forza, che fanno si che la pellicola sia effettivamente godibile per gli amanti del settore.Clown: il film horror prodotto da Eli Roth