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C’è tempo, la recensione

Una storia moderna che sembra sospesa nel tempo e che si sviluppa durante un viaggio

C’è tempo, l’opera prima di Walter Veltroni, è una commedia del 2019. Disponibile su Sky e NowTV, è un film italiano da recuperare. È l’incontro-confronto tra un quarnatenne responsabile dello studio degli arcobaleni in Italia per il CNR e un tredicenne nato ricco ma rimasto orfano. Due fratelli. Diversi e lontani. Il primo è un uomo triste e disincantato. Il secondo un bambino serio e fin troppo maturo.

A metterli sulla stessa strada, e in un Maggiolino nero, per un’insolita avventura on the road, la scoperta di essere figli dello stesso padre. “L’inseminatore”. Che l’uomo non ha mai conosciuto. Che il ragazzino, in una grande casa, in compagnia della cameriera asiatica che parla con lui in inglese, viene a sapere essere morto. Come sua madre, insieme, in una baita. Scopriamo insieme perché vederlo.

C’è tempo, il cast

Protagonista della storia è Stefano interpretato da un convincente Stefano Fresi. Sposato non felicemente, in esilio in un paesino del Piemonte circondato da montagne altissime e ritmi diradati. L’identikit dell’uomo un tempo pieno di sogni e aspettative, che si ritrova sconfitto dal tempo che passa e da un destino troppo spesso cieco e baro. In quel posto sperduto è addetto al controllo dell’unica fonte di sole e di luce: un enorme specchio.

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Stefano e i “suoi” arcobaleni

Il fratellino ritrovato si chiama Giovanni ed è interpretato dal piccolo Giovanni Fusco. Serio, riflessivo e spesso silenzioso. La prima impressione che trasmette è quella di un bambino cresciuto da solo. In una grande casa, circondato da tante cose materiali, ma da solo. Parla come un adulto, non frequenta i social o amici reali. E nella sua breve vita non sa mai decidere che cosa scegliere.

Stefano e Giovanni
Stefano e Giovanni

Protagonista femminile, la cantautrice Simona Molinari. È lei che canta la storica sigla della serie Sky I delitti del Bar Lume, con Filippo Timi e Lucia Mascino, attesa nel 2024 con l’undicesima stagione. Nel film interpreta una cantante, di cui Stefano è un fan, sempre in tour con sua figlia Francesca (Francesca Zezza). Che diventerà la prima amica di Giovanni. Nel cast Laura Efrikian è la madre di Stefano, mentre Max Tortora fa un’apparizione come carabiniere, romano e laziale, che ferma la strana coppia di fratelli ad un posto di blocco vicino Roma.

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C’è tempo, una trama semplice che fa pensare

Quando Stefano scopre che il padre mai conosciuto è morto e lo ha nominato tutore del figlio, la sua prima reazione è di rabbia e sconforto. Ma la moglie Luciana (Silvia Gallerano) scopre che ci sono dei soldi di mezzo, e lo convince a partire per Roma per andare in Tribunale e prendere con sé il bambino. Ancora non sanno quanto questo incontro cambierà le loro vite.

Insieme, infatti, viaggeranno in auto al ritorno dalla capitale. Stefano parla sempre, fa domande retoriche e battute amare. E sciorina le classiche frasi di chi nella vita degli altri vede sempre quello che non ha mai avuto. Giovanni sorride poco e fa discorsi da grande. Ma poi, come tutti i ragazzini, spiazza il fratellone con quelle domande sul futuro e sulle cose importanti. Quelle che a poco a poco fanno breccia nel cuore e fanno pensare.

Per Stefano, un percorso nei ricordi d’infanzia

Prima tappa del viaggio, casa di una ex fidanzata di Stefano. Con la quale si troverà a parlare del passato e del suo matrimonio oramai stanco e finito. Poi è la volta di un paese dove deve partecipare, come relatore, ad un convegno sui suoi arcobaleni. Sarà l’occasione per ricordare le sue estati da bambino, con sua madre e il suo gelato preferito. È lì che scopre che ci sarà un concerto di Simona. E dopo la serata, seduti ad un tavolino, prova a conoscerla e corteggiarla.

Stefano e l'arcobaleno
Stefano in spiaggia da piccolo

Complice la nostalgia dei tempi andati, i due fratelli andranno a trovare la mamma di Stefano, che vive nei pressi di Parma. E qui lui scoprirà che la donna non è più la stessa. E il motivo è che probabilmente soffre di Alzheimer. Prima che la tristezza lo getti nuovamente nello sconforto, sarà una nuova occasione di sentire cantare Simona che lo aiuterà. In una serata in cui avrà l’occasione di suonare per lei e lasciarsi andare all’entusiasmo della musica e delle emozioni che inizia di nuovo a provare con lei.

C’è tempo, l’occasione per una nuova avventura

Le cose hanno preso un’altra direzione, e il viaggio dei fratelli si trasforma in una insolita vacanza a quattro, con Simona e Francesca. E mentre Giovanni riuscirà a dare il suo primo bacio, Stefano non avrà invece la sua stessa fortuna. Ma oramai qualcosa è cambiato per sempre.

E così decideranno di andare insieme a Parigi. Dove il piccolo Giovanni vivrà due emozioni per lui nuove ed inaspettate. Incontrerà il suo attore preferito, il francese Jean-Pierre Léaud.
E vedrà, per la prima volta in vita sua, un bellissimo arcobaleno.

Conclusioni

Uno Stefano Fresi bravissimo, che riesce a riempire la storia senza oscurare nessuno degli altri personaggi. Una Simona Molinari convincente e credibilissima. Una colonna sonora puntuale, piacevole e capace di accompagnare lo spettatore. Questi gli ingredienti di una pellicola che sa farsi guardare ed apprezzare.

La piccola perla nascosta, un percorso di conoscenza e confronto. Che porta un uomo ed un bambino a guardarsi dentro e a crescere insieme. Parlando la lingua più autentica ed universale. Quella delle emozioni semplici ma sempre vere, che possono farci ritrovare la strada di “casa”. O di farci vedere all’orizzonte un nuovo arcobaleno.

PANORAMICA RECENSIONE

Regia
Soggetto e Sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Una piccola storia semplice che coinvolge e fa riflettere ed emozionare. Senza nascondere i problemi e le difficoltà della vita di tutti i giorni. Restituendo il senso delle cose quotidiane che ci appartengono davvero. E che sanno far guardare al futuro nel quale... c'è tempo.
Redazione
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