Cape Fear, Il promontorio della paura, film del 1991 iconico e indimenticabile. Forse in pochi sapevano all’inizio che si trattasse di un remake. Della pellicola del 1962 con Gregory Peck e Robert Mitchum, due mostri sacri del cinema. Una storia scottante per l’epoca. Un racconto che trent’anni dopo aveva ancora molto da dire. E da scandagliare. Con una visione del cattivo, l’ex galeotto, e del buono, l’avvocato e la sua famiglia, che così sfuggiva dai cliché. Della retorica facile. E della facile affascinazione del male.
Il soggetto e la sceneggiatura dell’originale erano tratti da un romanzo di fine anni ’50, The Executioners dello scrittore John D. MacDonald. La trama, a quasi settant’anni di distanza, è ancora tristemente attuale. Un avvocato, testimone in un processo per violenza contro una donna, diventa vicino, a sua insaputa, dell’imputato. Appena uscito di prigione dopo aver scontato una pena di qualche anno. Che cosa ha portato all’idea di realizzarne oggi una serie?
Cape Fear, e la passione per il crime
Nel film del 1991 un vibrante Nick Nolte ha interpretato il ruolo dell’avvocato Sam Bowden che si ritrova a dover fare i conti con un Max Cady reso eccezionalmente da Robert De Niro. Nel cast una bravissima Jessica Lange, nei panni di Danielle Bowden. E la consacrazione della giovane Juliette Lewis. Una curiosità da ricordare? A quel progetto partecipò Steven Spielberg, che avrebbe dovuto firmarne la regia. Impegnato anche con Schindler’s List, storia più nelle sue corde, passò il testimone a Martin Scorsese.
Ma l’attrazione per la storia li ha riportati, trent’anni dopo, e di nuovo insieme, alle prese con lo sviluppo di una serie TV. Complice, dicono indiscrezioni e rumors, la passione del pubblico americano per le storie di true crime. Ma le vicende di Bowden-Cady sono in realtà drammaticamente attuali. E in molti potranno immedesimarsi con i protagonisti. Riflettendo, e così forse esorcizzando, la paura del male della porta accanto.
Cape Fear, si aprono le offerte
Ancora pochi i particolari che emergono sul nuovo progetto. Dovrebbe essere sicuramente coinvolta la Amblin Television di Spielberg. E per sicuro viene dato anche l’interesse delle varie piattaforme. I nomi? Peacock, forte del successo ottenuto con la messa in onda di Suits dell’estate appena trascorsa. Apple TV+, che uscirebbe dalle solite scelte di palinsesto in considerazione degli accordi che ha con Scorsese. E Netflix prenditutto, o HBO, ancora orfana di una nuova stagione di House of the Dragons e The White Lotus fatte e finite.
Potrebbe posizionarsi in una inaspettata pole positione Hulu. Tutta “colpa” dello showrunner che dovrebbe “far correre” tutto il progetto. Si tratta di Nick Antosca, di casa sulla piattaforma e nel genere. Sue le serie The Act del 2019, e A Friend of the Family del 2022, recuperabile su Sky-NowTV. Insomma, l’asta è aperta. Ora non resta che attendere notizie sul cast e la data di una possibile uscita. Per una serie che si candida a far parlare ancora si sé.