Blow Out è un film del 1981, diretto da Brian De Palma. L’idea del film nasce durante la post-produzione del precedente lavoro del regista, Vestito per uccidere. De Palma, insoddisfatto del sonoro del film, decide di mandare il suo montatore a registrare dei nuovi suoni ambientali. Sono evidenti in Blow Out i riferimenti a Blow-up di Antonioni e La Conversazione di Coppola.
Blow Out – trama e cast
Il protagonista di Blow Out è John Travolta, alla seconda collaborazione con De Palma. L’attore interpreta Jack Terry, un tecnico del suono di b-movies ed ex poliziotto. Jack decide di recarsi su un ponte per registrare dei suoni ambientali per il film a cui sta lavorando. Arrivato sul ponte, registra la caduta in acqua di una macchina e si getta in mare per salvare i passeggeri. Riesce però a salvare solo Sally (Nancy Allen) mentre il conducente muore. Una volta in ospedale scopre che il conducente della vettura era il governatore della Pennsylvania George McRyan. Jack capisce che qualcosa non torna, così riascoltando quanto registrato ha la conferma di aver udito uno sparo prima della caduta in acqua del veicolo.
Inizia così a indagare, scoprendo un losco giro che coinvolge la stessa Sally. Sally collaborava, infatti, con altri uomini al fine di gettare discredito su figure poco gradite. Sarà però la stessa ragazza ad aiutare l’uomo nelle indagini, al punto di mettere in pericolo la propria vita. Jack e Sally si trovano così a dover compiere delle scelte: la propria vita o la verità, sarà su questo dubbio che si risolverà la storia. Il principale antagonista di Blow Out, Burke, è interpretato da John Lithgow.
Blow Out – cult o b-movie?
Pochi registi come De Palma sono riusciti – e riescono ancora – a dividere la critica. Blow Out non fa eccezione. Si possono rintracciare tutti gli elementi che caratterizzano la filmografia del regista. Il ritmo concitato del film, l’affinità con un certo tipo di b-movie. È così che il film si apre: come se stessimo assistendo davvero a uno dei tanti film ambientati in un college femminile. Scopriamo poi dopo l’intento narrativo dell’opera, la storia che De Palma intende raccontare davvero. In Blow Out i personaggi vengono rivelati pian piano nelle loro caratteristiche. Fino a metà film non sappiamo che Jack era un poliziotto con un grande rimorso di coscienza e lo stesso vale per Sally. Anche la scelta di ambientare tutto preminentemente di notte appare come una scelta diegetica. È un film di trame oscure e complotti, il buio è allora un elemento narrativo.
Per quanto riguarda i temi con Blow Out De Palma compie un’analisi primaria del potere. Primaria perché non sembra interessato a sezionarne ogni aspetto, piuttosto a darne una rappresentazione immediata ed enfatica. Il potere agisce attraverso il crimine per mantenersi saldo, ricorre alla violenza e al discredito dell’avversario politico. Ma Blow Out, in questo è evidente il debito con Antonioni, parla anche di forme di rappresentazione e di come intervengano sul reale. Antonioni aveva scelto, a suo tempo, di giocare la carta dell’equivoco, De Palma opta per una visione più cruda. La grande capacità di De Palma risiede allora proprio qui, in questa commistione di toni e di generi. Stare in equilibrio tra i b-movies e Michelangelo Antonioni.
De Palma – re degli anni ‘80
Se c’è un regista che rappresenta gli anni ’80 negli Stati Uniti quello è Brian De Palma. È in questo decennio che si concentrano la maggior parte dei suoi film di culto. Prima di Blow Out c’era stato il già citato Vestito per uccidere, dopo arriva Scarface. Per citare un altro esempio, nel 1987 De Palma gira il suo capolavoro: Gli Intoccabili. De Palma è capace di spaziare tra i generi, di prendere a piene mani dall’horror (nel 1976 aveva girato Carrie, altro film di culto). Ma è sicuramente nei gangster movies che il regista ha espresso con più forza il suo cinema. Ma non si tratta della rappresentazione della violenza, di rendere degli anti-eroi degli eroi, ma di mostrare una dimensione di potere e di sopraffazione che attraverso la violenza si esplicita.
De Palma ha per certi versi molte affinità con Scorsese. Secondo quanto rivelato dallo stesso Scorsese, inizialmente lo script di Taxi Driver era stato consegnato proprio al regista di Blow Out. Ma le affinità non finiscono qui, sono molti i punti di contatto tra i due, sebbene l’approccio di De Palma possa apparire più datato, meno estetico (o diversamente estetico). A guardare con attenzione, un film come Gli Intoccabili potrebbe sembrare un film del regista di Killers of the Flower moon. De Palma nel corso degli anni ha diradato i suoi impegni, anche per la sua scarsa inclinazione a scendere a compromessi. Manca dalle sale dal 2019 e il film precedente risale addirittura al 2012. Ma per chiunque voglia sapere come si faceva il cinema negli anni ’80, come si creavano scene e personaggi cult, De Palma resta un caposaldo.