Leggendo di Blonde una delle prime cose che verrebbe naturale esclamare è “Non un altro Biopic!”. Eppure, sembra che il nuovo progetto che vede coinvolta Ana de Armas nei panni dell’indimenticabile iconica della Hollywood anni 50 è destinato a far parlare di sé. Il nuovo film targato Netflix sarà infatti vietato ai minori di diciassette anni.
Lo si apprende dal commento, poco composto, del regista Andrew Dominik che non ha reagito bene alla censura di Blonde. Nel momento in cui la presenza di contenuti sessuali è stata confermata è arrivato anche il divieto. Giravano indiscrezioni su un eventuale scena di sesso orale comprendente il ciclo mestruale (e tutti si sono allarmati). Successivamente, il regista ha fatto solo riferimento a una scena di uno stupro che per esigenze di trama è stata necessariamente confezionata.
Ciò che viene assicurato fin da subito è che l’interpretazione di Ana de Armas piacerà a tutti. A metà tra thriller e horror, Blonde è pronto a sorprendere gli spettatori. Nell’opinione degli addetti ai lavori, l’opera è intrisa di una tensione insolita per i biopic; chi più adatta allora della De Armas che ha di recente regalato alla platea un buon esempio di tensione psicologica. In Acque Profonde la vediamo fare un vero salto di qualità, dimostrandosi personaggio inquietante ma al contempo conturbante. La sua carriera sta subendo una continua ascesa, avendo la stessa partecipato anche a progetti di grande respiro come Knives out e No Time to Die. C’è molta curiosità quindi nel vederla nel nuovo progetto Netflix che, se verranno confermate le voci su scene molto esplicite, ci riporta a quel filone erotico che l’attrice ha già dimostrato di saper reggere. Ci sono diversi esempi di come Blonde possa effettivamente essere un successo (se lo ricorda Keanu Reeves che in Knock Knock era stato tenuto sotto scacco proprio dall’attrice, simbolo ormai di una sensualità sorprendente).