“Prima dell’Alba (Before Sunrise)” è un film romantico del 1995 diretto dall’americano Richard Linklater (Apollo 10 e mezzo) e con protagonisti Ethan Hawke e Julie Delpy. Ispirato a una storia vera, l’opera vinse il leone d’argento al miglior regista al festival di Berlino. La sceneggiatura vede il contributo anche dei due attori principali, nonostante non siano stati accreditati nei titoli di coda. La pellicola vanta due sequel, usciti molti anni dopo, in cui entrambi i protagonisti sono stati candidati alla migliore sceneggiatura per “Before Sunset” nel 2005.
Before Sunrise, trama
Due giovani ventenni fanno amicizia sullo stesso treno che attraversa l’Europa. Celine, ragazza francese, è diretta verso Parigi dove studia, mentre Jesse, ragazzo americano, scende a Vienna, dove la mattina seguente lo attende un volo per l’America. Dopo una breve conversazione, Jesse invita Celine a sostare un giorno a Vienna, per fargli compagnia e continuare il piacevole dialogo. Tra i due sboccia l’amore, anche se, sarà destinato a durare solamente per quella giornata.
Before Sunrise, Recensione
Il film è particolarmente interessante per via della semplicità della storia, la quale si rivela perfetta per il genere che tratta. Un’opera romantica al punto giusto, mai banale ma capace di tenere incollato lo spettatore allo schermo grazie a una regia pulita e chiara. Con questo lungometraggio Linklater si afferma nel panorama cinematografico internazionale come uno degli autori più stimolanti e intriganti del suo tempo. In futuro darà modo di mostrare maggiormente le sue doti, anche se questo suo quarto film si rivela essere uno dei più riusciti della sua carriera.
La peculiarità del suo cinema sono i personaggi, che egli ama approfondire e sviscerare. Tutti inseriti in contesti sempre differenti, che siano in una grande città, in una scuola o in una periferia urbana. Al regista piace analizzare i diversi modi di reazione all’ambiente nel quale essi si trovano e soprattutto le relazioni che intercorrono fra i diversi personaggi diventa un tassello chiave della sua filmografia. Spesso li raffigura come presi di mira o perdenti, si interessa sul rappresentare di come vivono la loro vita e di come fanno fatica a interfacciarsi con l’esterno. Le debolezze che hanno, i punti di forza che li contraddistinguano, questi sono gli aspetti che colpiscono Richard Linklater.
Questa pellicola mostra una breve storia d’amore fra due ragazzi giovanissimi, che per la prima volta si affacciano alla vita e ne scoprono i particolari. Entrambi sono entusiasti delle nuove scoperte, sono pieni di gioia, pronti ad abbracciare il futuro. In questo clima che si respira i due decidono di trascorrere del tempo insieme, dopo essersi conosciuti all’improvviso su un vagone treno. È questa la forza che hanno i giovani, quella di lasciarsi trasportare dalle proprie emozioni, senza farsi condizionare dalla morale sociale che li circonda.
I due imparano a conoscersi, attraverso lunghe conversazioni, su degli argomenti più disparati. Parlano di vita, di tempo, di amore, di morte e altri grossi concetti su cui si divertono a filosofeggiare. Niente sembra spaventarli di fronte all’aprirsi nei confronti dell’altro rispetto a sé. Entrambi sono perfetti sconosciuti, ma ciò rende la cosa pienamente affascinante ed è la carica che attira i due innamorati.
Un amore potentissimo, proprio perché la sua forza risiede nella temporaneità del momento. Nel fatto che entrambi sono a conoscenza che ciò ha una fine ben precisa. Ed è esattamente questa scadenza che rafforza i loro sentimenti e incuriosisce i due personaggi nel volersi comprendere a fondo, prima che sia troppo tardi.
Nella notte che segue i due faranno pure degli incontri speciali, con una cartomante e un poeta, figure mistiche e ammalianti che vanno a trasmettere quel sentimento quasi magico e suggestivo che aleggia per tutta la pellicola e avvicina ancora più intensamente i protagonisti, in un’esplosione di sensi travolgente.
Il regista elogia pienamente questa emozione e illustra questa dolce storia tanto semplice quanto influente, da divenire a tal proposito un mezzo cult. Lui, con il suo carattere più testardo e ingenuo ma estremamente buono, lei più romantica e autorevole; entrambi si completano in una notte viennese.
Il film racconta di questo amore che rende vive le persone e anima i luoghi in cui essi si trovano. Ogni posto, ogni strada, ogni via, è filtrata dagli occhi dell’amore e al passaggio degli innamorati si trasformano. Le inquadrature finali ne sono un esempio concreto. L’amore è la chiave che permette di abbattere ogni barriera, anche quella più banale, come quella di intraprendere una breve avventura con uno sconosciuto qualsiasi.
Conclusione
I dialoghi sono sensazionali e sono il vero motore del film. Sono ben scritti e ben curati, è stato fatto davvero un lavoro strepitoso per quanto riguarda le battute. La regia è per l’appunto al servizio delle lunghe chiacchierate fra i due personaggi. I campi e controcampi sono semplici ma efficaci e sempre a sottolineare i loro volti, grazie anche a un buon montaggio, che stacca nei momenti giusti. Le interpretazioni sono ottime, lo sguardo delicato e grazioso di Julie Delpy esce allo scoperto e regala una prova eccelsa, uguale anche per Ethan Hawke in un ruolo sicuramente da ricordare.