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A Quiet Place: giorno uno

A Quiet Place: giorno uno è il nuovo film horror post-apocalittico diretto da Michael Sarnoski e basato sul soggetto di John Krasinski. Si tratta del prequel che racconta come è nato il terrificante mondo di A Quiet Place, pellicola del 2018 diretta da Krasinski stesso.

Trama

New York è una delle città più rumorose al mondo, ma improvvisamente cade nell’assoluto silenzio. In quella che sembra una giornata qualsiasi, il cielo si riempie di meteoriti, dai quali fuoriescono delle creature aliene che attaccano l’uomo. I mostri, però, non riescono a vedere e catturano le loro prede solamente grazie all’udito. Sam è una malata terminale di cancro che si trovava in città per assistere ad uno spettacolo di burattini. La sua gita, però, si trasformerà in un incubo. Nel tentativo di sopravvivere incontrerà Eric, un giovane studente con il quale instaura un rapporto di amicizia e compassione. Insieme cercheranno di scappare dalle mostruose creature.

A Quiet Place: giorno uno

Il cast di A Quiet Place: giorno uno

Ad interpretare Sam troviamo una meravigliosa Lupita Nyong’o. L’attrice ha già dato numerose prove della sua straordinaria capacità attoriale, soprattutto per quanto riguarda il genere horror. In A Quiet Place: giorno uno la Nyong’o commuove il pubblico in maniera così spontanea da suscitare una forte empatia. Nei panni di Eric, invece, c’è Joseph Quinn, volto noto per la serie Netflix Stranger Things, in cui interpreta Eddie. In questo film assume un ruolo totalmente diverso, uno studente impaurito che non vuole morire da solo e cerca sostegno in Sam. Nel cast anche Alex Wolff e Djimon Hounsou.

Il potere del silenzio

La vera forza di tutta la saga di A Quiet Place è senz’altro il silenzio. Un silenzio inquietante, che provoca tensione nel pubblico che empatizza con il personaggio sullo schermo. Questo meccanismo è ancora più forte in A Quiet Place: giorno uno in quanto l’assenza di alcun suono avviene in una città come New York. Il film si apre con una scritta a sottolineare quanto New York sia una città rumorosa, piena di persone e mezzi di trasporto. Improvvisamente gli alieni arrivano sulla terra e cade il silenzio. L’atmosfera, da questo momento in poi, si fa tesa ed inquietante, lo spettatore rimane col fiato sospeso nello sperare che i protagonisti non vengano uccisi.

A Quiet Place: giorno uno

Sono moltissime le scene in cui sia Eric che Sam vedono la morte in faccia, rischiando di finire nelle grinfie delle mostruose creature. Potete immaginare quanto sia difficile non fare alcun rumore? Anche solo un piede che preme sull’asfalto coperto di vetri può essere un pericolo. Assoluto silenzio, però, significa anche un comparto audio impeccabile. In A Quiet Place: giorno uno la città e le persone si tacciano, ma la natura prende il sopravvento. La pioggia, il vento e gli animali (tra cui un dolce gatto) sono gli unici compagni di viaggio di Sam ed Eric. In una meravigliosa scena del film i due sfrutteranno un temporale per potersi finalmente parlare liberamente. Essendo immersi nel completo silenzio, l’attacco delle creature sarà ogni volta più terrificante. Lo spettatore vive nel costante terrore che una di esse si palesi, sa che accadrà e non potrà fare nulla per impedirlo.

A Quiet Place: giorno uno è un ottimo spin-off

Come detto in precedenza, l’idea di A Quiet Place: giorno uno nasce nel 2018, grazie al primo film della trilogia diretto da John Krasinski ed interpretato da Emily Blunt e Krasinski stesso. La pellicola ebbe un ottimo successo e del tutto meritato, visto la portata non solo della messa in scena, ma anche della sceneggiatura. Per questo motivo l’idea di uno spin-off prequel con un cast totalmente diverso poteva spaventare il pubblico. In realtà Michael Sarnoski se l’è cavata alla grande, scegliendo in primis un cast maturo e versatile, che arrivasse al cuore dello spettatore e rispettasse l’idea di partenza di Krasinski. Il film, infatti, non è un semplice horror, ma una storia di radici e di amicizia, di affetto ed empatia, di compassione e sacrificio.

La fotografia di A Quiet Place: giorno uno è tra gli aspetti che più attirano di questo film. L’atmosfera è scura e inquietante, come all’inizio dell’invasione. In questa meravigliosa scena abbiamo Sam e tutti gli altri cittadini di New York immersi in una fitta nebbia, causata dall’impatto dei meteoriti. Nella confusione iniziano a sparire le persone, tra le urla e il terrore. Una scena estremamente forte che getta lo spettatore violentemente all’interno della storia. Terrificanti anche le creature, che in questo film possono essere considerate un terzo protagonista e non solo mere nemesi. Rispetto ai primi due capitoli, infatti, qui andiamo più a fondo nella comprensione della fisicità degli alieni, viene mostrato anche il loro covo e le loro mostruose fauci.

A Quiet Place: giorno uno

Conclusioni

A Quiet Place: giorno uno risulta essere un ottimo spin-off diretto con maestria da Michael Sarnoski. Il prequel fa un passo indietro nel tempo e, grazie ad un cast capace e talentuoso, racconta come tutto è iniziato. Il silenzio cala sulla città di New York, creando atmosfere inquietanti e terrificanti, coadiuvate da una fotografia cupa e da creature agghiaccianti. Lo spettatore è tenuto in tensione per tutta la durata del film, vivrà insieme ai protagonisti il terrore di questa invasione aliena.

PANORAMICA

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

A Quiet Place: giorno uno si rivela essere un ottimo spin-off e sequel della saga ideata da John Krasinski. Il cast spettacolare riesce a muovere compassione nello spettatore. Inoltre, l’atmosfera inquietante e lugubre di una New York caduta nel totale silenzio è ben resa sia a livello estetico che a livello tecnico.
Laura Maddalozzo
Laura Maddalozzo
Datemi uno schermo e dei popcorn e sono la persona più felice del mondo. Il mio habitat cinematografico? Un’apocalisse zombie o ovunque ci sia un’atmosfera horror

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A Quiet Place: giorno uno si rivela essere un ottimo spin-off e sequel della saga ideata da John Krasinski. Il cast spettacolare riesce a muovere compassione nello spettatore. Inoltre, l’atmosfera inquietante e lugubre di una New York caduta nel totale silenzio è ben resa sia a livello estetico che a livello tecnico.A Quiet Place: giorno uno