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Ladybird la recensione del coming of age

Ladybird è un film del 2017 diretto da Greta Gerwig con Timothèe Chalamet, disponibile tra i titoli di Prime Video. Il lungometraggio nominato per a 5 premi Oscar, tra cui Miglior Film è un coming of age dall’atmosfera Indie. Nella Sacramento del 2002, anno di forte depressione economica per gli Stati Uniti, Christine (Saorise Ronan) si prepara a dire addio alla sua adolescenza.

Ladybird: trama

Christine è una diciassettenne di Sacramento, California. Studentessa in una scuola Cattolica, vive con genitori, fratello e fidanzata di quest’ultimo in una casa troppo piccola per ospitare cinque persone. La ragazza ha un rapporto conflittuale con la madre e il suo unico desiderio è quello di lasciare la città natale per frequentare un prestigioso College nella East Coast. Christine si fa chiamare “Ladybird” dai suoi compagni di classe, rinnegando continuamente le sue origini e mentendo sulla condizione economica della famiglia. Il lungometraggio semi-autobiografico riassume gli eventi più significativi dell’ultimo anno di liceo della protagonista, tra relazioni impacciate, litigi con i genitori e ricerca della propria identità.

Ladybird: recensione

Ladybird è una commedia romantica indie dai toni drammatici, capace di offrire uno spaccato autentico e sincero del travagliato periodo di transizione dall’adolescenza all’età adulta. Christine personaggio contraddittorio e a tratti spiacevole incarna perfettamente questa fase caratterizzata da incertezze e errori di valutazione. Curiosa, creativa e dotata di una forte personalità è afflitta da numerose crisi d’identità, dovute al rapporto conflittuale con la madre e costante desiderio di fuga dalla monotonia di Sacramento. Il suo desiderio di essere chiamata Ladybird riflette la sua volontà di fuggire dalla quotidianità come un uccello in gabbia aspettando di spiccare il volo. Noia e attesa scandiscono la vita degli adolescenti in una città che sembra essere sospesa nel tempo. Questa è caratterizzata da un’atmosfera soffocante e arida, trasmessa attraverso colori freddi e inquadrature fatiscenti.

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La famiglia di Christine non è facoltosa e questo crea un profondo senso di disagio nella ragazza la quale, non sentendosi all’altezza dei compagni, è costretta a mentire per essere accettata. Il padre è infatti disoccupato da moltissimo tempo e la madre, Marion (Laurie Metcalf) è infermiera a tempo pieno. Ladybird e Marion litigano continuamente, alimentando numerose contraddizioni, culminanti in una profonda incomprensione reciproca.

Ladybird

I temi principali

Facendo leva sul complicate dinamiche familiari, il film mostra scene profonde e suggestive, dominate dal rimpianto di non aver mai espresso nel modo giusto la gratitudine provata nei loro confronti. Sequenze colme di non detti e rimorsi per essere stata troppo brutale nei confronti dei genitori, sempre disposti a perdonare e forse apprezzati fino in fondo solo una volta abbandonato il nido.

Sicuramente Ladybird è una delle migliori prospettive sull’adolescenza che Hollywood abbia presentato negli anni. Capace di cogliere in modo delicato e commovente le paure più profonde e insicurezze nascoste di ogni teenager. L’ultimo anno di liceo si trasforma pertanto in un periodo di stallo in attesa di entrare in una nuova fase di vita. Un frangente colmo di sogni e ambizioni, che forse come nel caso di Christine, tanto desiderosa di abbandonare Sacramento, non saranno all’altezza delle sue aspettative. Portandola verso il finale ad apprezzare maggiormente le sue origini, piuttosto che cercare di rinnegarle.

Ladybird

Il delicato rapporto madre-figlia

Come già anticipato Ladybird affronta il difficile rapporto madre-figlia caratterizzato da continui contrasti e incomprensioni. L’adolescenza è un viaggio alla ricerca di sé stessi costellato di insicurezze e incertezze sfogate contro le uniche persone che non ci giudicheranno mai o volteranno le spalle restando al nostro fianco a prescindere da tutto. Christine è alla costante ricerca dell’approvazione di Marion apparentemente restia a concedergliela, attaccando costantemente l’egoismo della figlia. La donna sembra incapace di trasmettere in modo chiaro i propri sentimenti, mascherandoli dietro una facciata di indifferenza e freddezza. Il reale punto di vista della madre verrà rivelato tramite lettere mai spedite, lasciate dal padre di Christine nella sua valigia una volta trasferita a New York. Quest’ultima attraverso la distanza riuscirà pertanto ad apprezzare maggiormente Marion trovando nelle sue parole quell’anello di congiunzione che le era sempre mancato.

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Ladybird: conclusioni

Ladybird è un film di formazione, capace di raccontare con semplicità una fase estremamente delicata della vita di ogni essere umano. Il lungometraggio affronta in modo drammatico e divertente al tempo stesso temi molto vicini allo spettatore. Pur essendo un personaggio sostanzialmente spiacevole è facile identificarsi con Christine e comprendere le motivazioni delle sue azioni. Sullo sfondo di un’America afflitta da difficoltà economiche, a seguito della caduta delle torri Gemelle, riesce ad unire il fascino irresistibile di un teen movie a toni drammatici, raccontando una storia potenzialmente universale. Questo insieme ad una critica alle istituzioni religiose continuamente dissacrate nel corso del film. Greta Gerwig ha voluto proporre un film estremamente personale ed emotivo, che richiama senza dubbio alcuni momenti della sua vita passata; mostrando che per quanto ognuno desideri distaccarsi dalle proprie origini, nei momenti di sconforto ricercherà sempre la familiarità di casa.

Ladybird

Trailer e dove vederlo

Ladybird è disponibile su Prime Video con la possibilità di vederlo gratuitamente tramite la settimana di prova.

PANORAMICA RECENSIONE

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Ladybird è uno dei migliori coming of age degli ultimi anni, capace di emozionare e far ridere allo stesso momento. La visione è assolutamente consigliata a qualsiasi tipo di pubblico.
Lucrezia Lugli
Lucrezia Lugli
La passione per il cinema mi ha accompagnato dall’infanzia all’età adulta, ma ho impiegato più del previsto a capire che sarebbe diventata la mia strada. Guardo ogni genere di contenuto da film a serie tv, questo comprende anche i più grandi successi delle piattaforme streaming.

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