I premi César sono i massimi riconoscimenti assegnati ai migliori film della stagione cinematografica e alle migliori figure del cinema francese. La nuova edizione si terrà venerdì 24 febbraio a Parigi.
La prima grande polemica che ha riguardato la cerimonia, è l’esclusione dalle candidature da parte di Sofìane Bennacer, protagonista del film “Forever Young“. L’attore sarebbe stato accusato da parte di alcune ex fidanzate di stupro e violenze, avvenute qualche anno fa.
Accuse molto gravi hanno coinvolto il giovane interprete, il quale da subito ha visto le difese della compagna Valeria Bruni Tedeschi. L’attrice e regista italiana naturalizzata francese, si è schierata contro la rivista francese che per prima ha sollevato il polverone.
Secondo la regista del lungometraggio “Forever Young – Les Amandiers“, candidato nella categoria al miglior film francese, le accuse sarebbero un linciaggio mediatico. Sarebbe ingiusto condannare il compagno senza che ci sia stata nessuna sentenza ufficiale e non rispettando il principio di presunzione di innocenza.
L’altra grande polemica risulta l’assenza di registe donne nella categoria miglior regista. Sono infatti cinque uomini che si contendono l’ambito premio. Si poteva pensare ad Alice Diop, vincitrice del leone d’argento per la miglior regia, per il suo lavoro “Saint – Omer” all’ultimo festival di Venezia. Ed invece è rimasta esclusa pure lei.
Una rivista francese avrebbe sollevato la polemica, che in aggiunta alle accuse di violenza rivolte all’attore, nella precedente discussione, vanno a tracciare un quadro delicato e su cui sarebbe giusto approfondire meglio, da parte di tutti, e non solo da chi accusa e da chi si ritrova accusato.
Per alimentare la questione la rivista avrebbe istituito, per provocazione o meno, un premio opposto chiamato Cleopatra, che andrebbe a premiare esclusivamente le cineaste.
La serata tanto attesa è comunque alle porte, dispiace che spesso negli ultimi anni, si sia spostato l’interesse su tematiche lontane da quelle artistiche. Sarebbe giusto riportare l’attenzione sullo scopo principale dell’evento, anche se delle volte è doveroso intervenire.