HomeRecensioni FilmL'ombra del giorno, recensione del film con Riccardo Scamarcio

L’ombra del giorno, recensione del film con Riccardo Scamarcio

“L’ombra del giorno” di Giuseppe Piccioni, film drammatico e sentimentale, romantico ma venato di thriller (ovviamente, quando si parla di brivido non può non mancare un’inquietante, buia, cantina dove avviene l’indicibile..). Si tratta di un buon lavoro. D’altra parte Giuseppe Piccioni ha realizzato anche in passato pellicole interessanti. Per esempio: “Chiedi la luna”, del 1990, con Margherita Buy e Giulio Scarpati

L'ombra del giorno
L’ombra del giorno, 2022

L’ombra del giorno, con Scamarcio grande protagonista

Ne “L’ombra del giorno” spicca, per bravura e maturità, un ottimo Riccardo Scamarcio (che ha creduto nel progetto e figura anche in veste di produttore). Riccardo Scamarcio è carismatico e credibile nella parte. Buca lo schermo nei panni di Luciano, uomo taciturno e introverso; fragile e solitario. Nel fiore degli anni eppure segnato dalla vita da sembrare infilato in un gelido inverno. Luciano, ristoratore dal passato tormentato. Gestisce un bel locale, di quelli tipicamente italiani, ad Ascoli Piceno. Sono gli anni della guerra e del fascismo. Luciano, per non subire grane, sceglie di mostrarsi simpatizzante del regime. Salvo poi ricredersi quando una tempesta gli stravolge la vita. Mettendolo seriamente in pericolo (ecco l’anima thriller del plot).

Quanto alla scelta del cast: giusta la scelta di affiancare Riccardo Scamarcio a un altro attore coi fiocchi che si sta affermando sempre più nel panorama cinematografico italiano:il napoletano Lino Musella, che si è fatto notare in “Lei mi parla ancora”, “Qui rido io”, “È stata la mano di Dio”, “Il bambino nascosto”. Di formazione teatrale, versatile, Musella, sa calamitare l’attenzione dello spettatore. 

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Qui diretto da Giuseppe Piccioni, Lino Musella dà il volto a Osvaldo, un tizio potente e inquietante. Pronto a tutto, anche all’inconfessabile, pur di compiacere i politici che contano. Osvaldo dà generosamente tuttavia in cambio chiede fedeltà alla causa. La causa di coloro che egli venera. E quando ciò non accade Osvaldo sa essere pericoloso.

L'ombra del giorno
L’ombra del giorno, 2022

L’ombra del giorno, storia d’amore ai tempi del fascismo

La vicenda si svolge a ridosso della seconda guerra mondiale. L’azione è concentrata, quasi interamente, all’interno del ristorante di Luciano (Scamarcio), laconico e disilluso, un uomo col cuore indurito dalla sofferenza. Silenzioso. Un’esistenza ritirata. Malinconico, disilluso. Carattere chiuso. Si porta dentro le atrocità dei campi di battaglia che gli hanno lasciato segni permanenti sul corpo (Luciano è claudicante). 

Luciano ha messo da parte l’amore; la solitudine, dice, è ciò che gli riesce meglio. È un uomo che si concede poco agli altri. Ad ogni modo, da buon capo, si prende cura del suo ristorante, e dei dipendenti. Gestisce il lavoro con rigore. Sostiene il partito fascista, seppur tiepidamente. Lo fa per non avere problemi, non per sicura convinzione. Un giorno la grigia (comoda) routine di Luciano è rovesciata dall’arrivo di una giovane donna, Anna (quieta eppure la venuta di lei ha l’effetto d’un uragano). Anna si presenta davanti al ristorante e chiede un lavoro. Luciano, intuendone la disperazione, la assume subito. A poco a poco, Anna si fa punto fermo del locale, perché precisa, preparata, infaticabile. E diventa anche parte importante della vita di Luciano che stravede per lei. La passione per Anna lo pone dinanzi a scelte complesse, rischiose. Perché Anna nasconde un segreto (oltre non si può rivelare per non togliere il gusto della suspense).

Piccioni descrive con cura l’Italia fascista di quegli anni. I fatti si svolgono a Ascoli Piceno (città natale del regista). 

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Nella parte di Anna, Benedetta Porcaroli (ricorda l’Asia Argento degli esordi) che, seppur interessante, modella il personaggio su un’eccessiva contemporaneità, stridente con l’atmosfera d’altri tempi del racconto.

“L’ombra del giorno”, infine, è un film sobrio, classico. Dal sapore antico. Gradevole e affascinante. Impreziosito, appunto, da un ispiratissimo Riccardo Scamarcio che riempie di sfumature quest’uomo, Luciano, scostante eppure capace di innamorarsi follemente.

PANORAMICA RECENSIONE

regia
soggetto e sceneggiatura
interpretazione
emozioni

SOMMARIO

Ascoli Piceno. Il tempo è quello che precede di poco la seconda guerra mondiale. Luciano, taciturno ristoratore, segnato dalla vita, s'innamora perdutamente di Anna, una donna misteriosa. Anna porta con sé un segreto che potrebbe mettere a rischio la vita di Luciano. Un dramma sentimentale che sfiora, nel finale, il thriller.
Micol Graziano
Micol Graziano
Amo il cinema e i pop-corn.

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Ascoli Piceno. Il tempo è quello che precede di poco la seconda guerra mondiale. Luciano, taciturno ristoratore, segnato dalla vita, s'innamora perdutamente di Anna, una donna misteriosa. Anna porta con sé un segreto che potrebbe mettere a rischio la vita di Luciano. Un dramma sentimentale che sfiora, nel finale, il thriller. L'ombra del giorno, recensione del film con Riccardo Scamarcio