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I due volti di Sebastian Stan al cinema con A Different Man

Arriva oggi nelle sale italiane, giovedì 20 marzo, A Different Man il nuovo film di Aaron Schimberg. L’autore, si ritrova così al suo terzo film dopo Go down death (2013) e Chained for life (2018), toccando nuovamente tematiche a lui vicine. Il film è stato presentato in anteprima nel gennaio 2024 al Sundance Film Festival, per poi approdare anche al Festival di Berlino che ha visto premiare il protagonista Sebastian Stan come migliore interpretazione. A Different Man ha ottenuto anche una nomination agli Oscar 2025 nella categoria “miglior trucco e acconciatura”. La distribuzione italiana è curata dalla Lucky Red, per una durata di 112 minuti.

Dopo l’interpretazione di Donald Trump in The Apprentice di Ali Abbasi, Sebastian Stan torna sullo schermo con una nuova trasformazione cinematografica. Questa volta interpreta i panni di Edward, un giovane educato ma molto introverso. Vuole diventare un attore ma una malattia genetica, la neurofibromatosi, glielo impedisce. Innamorato della sua vicina di casa (Renate Reinsve), decide di sottoporsi ad un intervento medico per trasformare definitivamente il suo aspetto.

A Different Man si inserisce in una più ampia tradizione di film dedicati al tema della ricostruzione facciale. Dai classici di genere come Occhi senza volto di Georges Franju, il thriller Operazione diabolica di John Frankenheimer, Face/Off – Due facce di un assassino di John Woo con il duo Travolta/Cage, Elephant Man di David Lynch e Pedro Almodóvar con La pelle che abito.

Sebastian Stan, da Trump a Edward

A Different Man

Uno dei primi sostenitori della sceneggiatura di Schimberg è stato l’attore Sebastian Stan, noto ai fan dell’Universo Marvel come il Soldato d’Inverno ma straordinariamente avventuroso nella scelta dei ruoli, che lo hanno visto spaziare da Jeff Gillooly, l’ex marito criminale e poco sveglio in Tonya, al batterista dei Mötley Crüe Tommy Lee in Pam & Tommy e al chirurgo cannibale in Fresh. Fin dall’inizio Stan si è tuffato anima e corpo in A Different Man partecipando sia come produttore che come attore nei due ruoli principali del film, strettamente legati ma ognuno con le sue diverse ansie esistenziali. Edward è squisitamente timido ed emotivamente riservato, mentre Guy, bello e di successo, nasconde dietro al fascino apparente una grande insicurezza e diventa sempre più alienato.

Per Stan recitare nei due ruoli ha comportato una serie di difficoltà. Per prima cosa, durante le riprese ha dovuto indossare protesi facciali ingombranti in una torrida estate newyorkese. Inoltre, ha dovuto scavare nella psiche fragile e complessa di un uomo la cui smania di cambiare vita lo porta a scivolare in una spirale inattesa di crisi e autodistruzione. Stan si è buttato a capofitto nel ruolo. “Sebastian ha capito che questo il film era perfetto per lui appena ha letto la sceneggiatura”, racconta Schimberg. “Non ha mai avuto alcun dubbio al riguardo.”

Valerio Autuori
Valerio Autuori
Con le storie ho un rapporto speciale, amo il cinema e la sua capacità di incantare e di raccontare il mondo. Da piccolo, Chaplin mi conquistò completamente. Da lì ho scoperto altri registi meravigliosi, Keaton, Wilder, Hitchcock, Allen e poi, il cinema italiano, amore incondizionato, tra Fellini, De Sica, Monicelli, Scola, Troisi e tanto altro ancora.

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