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The Batman 2, James Gunn parla delle motivazioni dietro il ritardo del film

Dopo il recente annuncio della Warner Bros. che The Batman 2 non vedrà la sala prima del 2027, più nello specifico ottobre 2027, in molti hanno urlato allo “scandalo” per un ritardo eccessivo. Il primo film di Matt Reeves (The Batman) è uscito nel 2022, ed il suo enorme successo ha forse fatto pensare a molti che il suo seguito sarebbe stato la priorità assoluta per la major di produzione. Il regista James Gunn, attraverso dei post sui propri canali social, ha spiegato le ragioni di questi tempi lunghi, ormai sempre più frequenti.

Le parole di James Gunn sui tempi di The Batman 2

“Per essere onesti, un intervallo di 5 anni o più è abbastanza comune nei sequel. Tra Alien e Aliens sono trascorsi 7 anni, tra Gli Incredibili e Gli Incredibili 2 gli anni sono stati 14 e tra i due Terminator 7. Ne sono passati poi 13 tra i due Avatar e 36 tra Top Gun e Top Gun: Maverick. Anche tra il Guardiani della galassia Vol.2 e Vol.3 gli anni sono stati 6”.

“L’unica ragione del ritardo è che non c’è una sceneggiatura completa. Matt è impegnato a realizzare il miglior film possibile, e nessuno può indovinare con esattezza quanto tempo ci vorrà per scrivere una sceneggiatura. Una volta che c’è una sceneggiatura finita, ci sono circa due anni per la pre-produzione, le riprese e la post-produzione dei grandi film”.

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Insomma, anche James Gunn sembra nutrire grandissima fiducia per The Batman 2, e le sue parole sulle motivazioni dietro i ritardi sono più che ragionevoli. Un buon sequel ha bisogno di una gestazione medio-lunga, e se il risultato che ne verrà fuori sarà ai livelli del primo film vorrà dire che il tempo impiegato sarà stato ben speso. Gli esempi messi sul piatto da James Gunn raccontano di un cinema che spesso ha dovuto navigare lentamente per trovare nuova linfa per le proprie storie.

Davide Secchi T.
Davide Secchi T.
Cresciuto a pane e cinema, il mio amore per la settima arte è negli anni diventato sempre più grande e oltre a donarmi grandissime emozioni mi ha accompagnato nella mia maturazione personale. Orson Welles, Ingmar Bergman, Akira Kurosawa e Federico Fellini sono gli autori che mi hanno avvicinato a questo mondo meraviglioso.

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