La documentarista e regista narrativa Sandhya Suri, autrice di Santosh, ricorda come la colpì un’immagine scattata durante le proteste per il terribile stupro di gruppo e l’omicidio di Jyoti Singh, avvenuti su un autobus a Delhi.
“In questa fotografia c’era una fila di poliziotte in piedi di fronte a una folla di donne ferocemente arrabbiate. C’era un’agente con un’espressione incredibile sul viso, davvero enigmatica. Chi è quella donna, cosa sta pensando? Indossa una divisa che racchiude così tanto potere, specialmente in India” – si è chiesta – “Com’era essere lei?”
Era un pensiero fugace all’epoca, ma che poi ha preso piede nella mente della regista, spingendola a realizzare un film incentrato sulla violenza contro le donne. Dopo un decennio di ricerche e workshop ai Sundance Labs, Suri ha presentato Santosh al Festival di Cannes di quest’anno, dove è stato proiettato nella sezione Un Certain Regard. Il film ha partecipato a festival da Telluride a Londra e oltre. BAFTA ha selezionato questo dramma in lingua hindi, che ha il sostegno di BFI, BBC Film e Good Chaos, come proposta del Regno Unito per l’Oscar al Miglior Film Internazionale.
Santosh e l’emancipazione femminile
Il film ha come protagonista Shahana Goswami (Zwigato, Hush Hush) nel ruolo di Santosh Saini, una vedova che, grazie a una norma governativa, eredita il lavoro di agente di polizia del defunto marito. Questo nuovo impiego offre a Saini la possibilità di respirare: può lasciare la casa angusta che ha dovuto condividere con i suoceri, decisamente sgradevoli, per trasferirsi in un alloggio fornito dalla polizia in una città del nord dell’India.
“Non ho mai voluto fare un film sulla polizia” – spiega Suri – “Ma quando ho visto quella fotografia della poliziotta, ho pensato: ‘Questa sarà la mia via d’accesso”.
“Poi ho iniziato a indagare sul mondo della polizia e ho scoperto questo programma governativo che, se sei a basso reddito, ti permette di ereditare il lavoro di tuo padre o marito. – ho pensato – ‘Wow, che statuto’. Una moglie passa dall’essere moglie a vedova e poi diventa una poliziotta, che è un viaggio pazzesco” esclama Suri.
Santosh si occupa di alcuni casi banali, ma uno di questi esplode: una situazione agghiacciante che coinvolge una ragazza adolescente di bassa casta, violentata e uccisa brutalmente.