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Coraline e la porta magica: il film è ancora un cult?

Coraline e la porta magica compie quindici anni e, come abbiamo analizzato in una recente news (QUI per leggerla), il film è proiettato in sale cinematografiche di alcuni Paesi ed è un successo al botteghino.

Ma, dopo quindici anni, il film tratto dal romanzo di Neil Gaiman è ancora un cult?

Coraline e la porta magica

Coraline e la porta magica – Trama

Coraline Jones si è appena trasferita coi genitori, che non hanno mai tempo per stare con lei perché devono lavorare, in una grande casa isolata chiamata Pink Palace. Un giorno, esplorando annoiata la casa, Coraline scopre una porticina chiusa a chiave che si rivela murata ma, quella notte stessa, i mattoni svaniscono permettendo alla bambina, attirata da dei topolini, di sbucare in una casa uguale alla sua, ma più bella e colorata, e di conoscere due persone identiche ai suoi genitori ma con dei bottoni al posto degli occhi e che la riempiono di affetto.

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Il film è in stop-motion e la regia è di Henry Selick, che ha lavorato anche a The Nightmare Before Christmas.

Un film ricco di metafore

Coraline e la porta magica è un film ricco di metafore. Riguardando la pellicola viene spontaneo pensare che i bambini, ai tempi, siano riusciti a cogliere tutte le sfumature e i messaggi che Gaiman voleva mandare nel romanzo.

Basti pensare ai bottoni che caratterizzano i personaggi che vivono nell’Altro Mondo. Non sono semplicemente degli ornamenti, ma nascondono un vero e proprio messaggio: il negare l’evidenza e credere che unicamente che fa parte della nostra fantasia sia stupendo.

Coraline si sente sola, perché i suoi genitori, troppo presi dal lavoro, non hanno tempo per lei. L’Altro Mondo sembra spettacolare a primo impatto: ha degli splendidi genitori che le vogliono bene e la riempiono di attenzioni. La stessa fotografia utilizzata nella scenografia dell’Altro Mondo, caratterizzata da colori più sgargianti, sembra voler restituire quella sensazione di spettacolarità che caratterizza lo stato d’animo di Coraline la prima volta che si reca nella sconosciuta dimensione.

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Un’altra tematica che è evidente e il desiderio d’amore da parte di Coraline e l’Altra Madre. La bambina, in un primo momento, si aggrappa alla sua nuova famiglia perché sembra regalarle ciò che desidera: genitori affettuosi. L’Altra Madre è invece una creatura mostruosa che pretende di essere amata e se non riesce nell’intendo è disposta a far morire tutti coloro che non lo fanno.

La stop-motion è una tecnica perfetta per trasporre il romanzo. Probabilmente se si fosse utilizzato il 2d o il 3d non si avrebbe quella sensazione di spettacolarità, specialmente quella che si ha inizialmente nell’Altro Mondo.

In conclusione

Coraline e la porta magica è un film invecchiato molto bene. Forse, dovendo fare paragoni con altri film realizzati in stop-motion, quali The Nightmare Before Christmas o La Sposa cadavere, la qualità è leggermente inferiore, ma sempre un ottimo prodotto da visionare.

Coraline e la porta magica – Trailer

PANORAMICA RECENSIONE

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Coraline è la porta magica è un buon film d'animazione, nonostante siano passati quindici anni, possiamo dire che è invecchiato molto bene. Le tematiche sono molto profonde e la tecnica della stop-motion si rivela ottima.
Arianna Dell'Orso
Arianna Dell'Orso
Vivo sul mondo reale unicamente con il corpo, ma la mia mente viaggia a Westeros, nella Londra dei Peaky Blinders e fa affari loschi con Walter White. Il cinema di Hitchcock è il mio spirito guida

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