Nella miriade di festival più o meno grandi che si tengono in giro per il mondo si è appena concluso il Sidney Film Festival. Come accade per altre manifestazioni non si tratta di un concorso nel quale vengono presentati dei film non ancora in sala. Anzi, molto spesso questi festival, per così dire minori, raccolgono titoli provenienti da altre competizioni. Tra i film che il Sidney Film Festival ha accolto quest’anno, per esempio, ci sono Kinds of Kindness di Lanthimos o Grand Tour di Gomes. Entrambi i film sono reduci dall’esperienza del Festival di Cannes, come All we imagine as light, anch’esso in concorso. Ebbene, la giuria presieduta da Danis Tanovic a questi e altri titoli ha preferito C’è ancora domani di Paola Cortellesi. Il caso cinematografico italiano dell’ultimo anno continua, dunque, a raccogliere successi e riconoscimenti in tutto il mondo.
Sidney Film Festival: un albo d’oro di riguardo
Nel corso degli anni il Sidney Film Festival ha accolto e premiato alcuni tra i film più importanti. Il lavoro del festival nel tempo è diventato quello di fungere, infatti, da raccordo. Da una parte con l’impegno di permettere a un vasto pubblico internazionale di conoscere il cinema e la cultura australiana. Dall’altra di permettere a grandi film internazionali, anche di nicchia di giungere al pubblico australiano.
Tra i premi più importanti che assegna il Sidney Film Festival c’è dunque il Prize ottenuto da Cortellesi con la sua opera prima. L’attrice e regista italiana nell’albo d’oro della manifestazione si trova a essere in ottima compagnia. A vincere il premio nel 2019 è stato, per esempio, Parasite e due anni dopo There is no evil di Mohammad Rasoulof. Nel 2010 il premio è andato a Les amours imaginaires di Dolan e l’anno dopo ad Alps del già citato Lanthimos. Si tratta quindi di un ottimo viatico per un film italiano che continua a convincere in tutto il mondo.