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Il cacciatore ritorna nelle sale, 45 anni dopo

Il cacciatore, il film capolavoro di Michael Cimino, torna nelle sale cinematografiche a 45 anni dalla sua prima uscita.

Un ritorno in 4k

Il cacciatore si rifà il look e torna al cinema in versione restaurata, in formato 4K. I giorni da segnare sul calendario sono il 22, 23 e 24 gennaio 2024.

Un’occasione preziosa per vedere (o rivedere) un film che ha conquistato ben 5 Premi Oscar: per il Miglior Film, la Migliore Regia, il Miglior Suono, il Miglior Montaggio, e il Miglior Attore non protagonista.

Il cacciatore, una scena del film con De Niro

Il cacciatore, un cast stellare

Uscito nel 1978, Il cacciatore è stato il film più importante mai girato da Michael Cimino, regista-sceneggiatore alle prese con la sua seconda regia dopo Una calibro 20 per lo specialista (1974), con Clint Eastwood.

Il film vede come protagonista Robert De Niro, che all’epoca cavalcava l’onda del successo avendo già girato film come Il Padrino – Parte II (1974), Taxi Driver e Novecento (entrambi 1976) e New York, New York (1977). Due anni dopo sarebbe diventato Toro Scatenato (1980).

Qui, De Niro è affiancato da Christopher Walken, già comparso in Io e Annie di Woody Allen, che in capo a 5 anni sarebbe diventato protagonista, nei panni di Johnny Smith, del bellissimo La zona morta di David Cronenberg (1983).

Protagonista femminile, nei panni della donna contesa tra De Niro e Walken, è Meryl Streep, qui ai suoi esordi dopo aver girato un solo film in precedenza: Julia di Fred Zinnerman (1977). Per Il cacciatore l’attrice ottenne la prima delle sue 21 nomination agli Oscar.

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Il cacciatore, una scena del film

Il cacciatore, qualche curiosità sul film. Parola d’ordine: realismo

Per prepararsi al ruolo di Michael Mike’ Vronsky protagonista de Il cacciatore, De Niro frequentò i lavoratori di un’acciaieria e si lasciò schiaffeggiare per davvero: come nella scena della prima roulette russa.

Non solo schiaffi ma anche sputi: come quello che Walken rivolse davvero a De Niro e che fece infuriare quest’ultimo. A spingerlo a farlo fu lo stesso Cimino.

Non furono usate controfigure né nella scena del salto nel fiume, né nella scena in cui De Niro e Savage cercano di fuggire in elicottero aggrappandosi alle funi.

Le scene che vedevano come protagonista Meryl Streep furono quasi tutte improvvisate dall’attrice, con risultati sorprendenti.

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Nel cast c’era un attore malato terminale di tumore: si trattava di John Cazale, che all’epoca aveva una relazione con Meryl Streep. Per consentirgli di prendere parte al film, De Niro gli pagò una costosa assicurazione sanitaria. Quella de Il cacciatore la sua ultima interpretazione.

Le urla di terrore (“Michael, ci sono ratti qui dentro, Michael”) del personaggio di Steven, interpretato da John Savage, prigioniero in una cella sottomarina piena di topi erano reali e rivolte a Cimino, non al personaggio interpretato da De Niro. Si decise di tenerle nel montaggio finale.

Il cacciatore, una scena del film
Redazione
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