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The Conjuring Curiosità Sul Film di James Wan

Con il terzo capitolo della saga, The Conjuring – Per ordine del diavolo, attualmente in sala, ripercorriamo alcune delle curiosità del film del 2013 che ha creato un’intero franchise, L’Evocazione – The Conjuring. Basato su fatti garantiti dai protagonisti veri della storia come reali, L’Evocazione tratta la storia di una famiglia, i Perron, che scopre di vivere in una casa infestata.

The Conjuring

The Conjuring curiosità sul film

1. The Conjuring fu classificato dalla censura americana con codice R, ovvero non adatto ai minori, anche se non conteneva sesso, o scene di nudo, quasi nessuna visione di sangue, e nemmeno nessuna volgarità. I produttori del film chiesero se c’era un modo di tagliare il film per ottenere un codice PG-13 (cioè vietato solo ai minori di 14 anni), ma la MPAA, la Motion Picture Association of America, che si occupa della censura, dichiarò che il codice R non era stato dato per una scena in particolare: era tutto il film a essere troppo spaventoso.

2. Nelle Filippine, all’uscita dalla visione del film, alcuni spettatori dichiararono di avvertire delle presenze maligne: i cinema quindi assunsero dei preti cattolici per benedire il pubblico prima della visione e per sostegno psicologico alla fine del film.

The Conjuring tratta da una storia vera

3. Alla fine del film compare la dicitura Tratto da una storia vera, e in questo caso, anche se sembra incredibile, sembra in effetti essere corretto.

Le vere protagoniste dei fatti, Lorraine Warren e Andrea Perron, garantiscono la veridicità dei fatti rappresentati. L’unico aspetto romanzato sembra infatti essere il finale.

L’happy ending del film non è infatti ciò che successe nei fatti reali, in cui la presenza della demologa Warren aggravò, di fatto, le presenze demoniache, e lei e il marito Ed furono cacciati di casa dai Perron.

The Conjuring sequel

4. Il primo The Conjuring ha generato un franchise che comprende 2 suoi sequel, 3 film sulla bambola Annabelle, The Nun e La Llorona. Annabelle compare per la prima volta nel primo The Conjuring, come una bambola di porcellana. In realtà, nei fatti reali, Annabelle era una bambola di pezza che al momento è conservata nel Museo dell’Occulto degli Warren nel Connecticut.

The Conjuring maledizioni e strani eventi

5. Non solo il film è pieno di maledizioni, ma sembra che queste abbiano seguito anche tutto il processo di lavorazione. In una conversazione telefonica tra i produttori e gli Warren, la linea era continuamente disturbata da distorsioni e rumori, e si interrompeva molto spesso.

Mentre il regista James Wan stava scrivendo la sceneggiatura, il cane che aveva appena adottato si mise a ringhiare e ad abbaiare contro qualcosa di invisibile nell’angolo della stanza. Vera Farmiga, il giorno dopo aver firmato il contratto per il suo ruolo come Lorraine Warren, trovò tre enormi graffi sullo schermo del suo computer.

Quando la famiglia Perron andò a visitare il set, sentirono una folata fredda di vento, ma nessuna delle foglie negli alberi attorno si mosse.

6. I proprietari attuali della casa in cui vivevano i Perron non hanno mai assistito a nessun evento paranormale. Tuttavia, subito dopo l’uscita del film, cominciarono a sentire rumori strani di notte: scoprirono che non erano presenze extraterrene, bensì fan del film e esperti di occulto. Fecero addirittua causa alla Warner Bros per danni, anche se non andarono mai a processo. Per cui si accontentarono di cominciare a vendere biglietti per tour giornalieri della casa che possono tuttora essere comprati online.

7. In quella stessa casa si sono susseguite 8 generazioni di famiglie, e sono avvenute varie morti tra cui due suicidi, lo stupro e l’assassinio di una bambina di undici anni, due annegamenti e quattro assideramenti.

8. La vera Lorraine Warren fa un cameo al quarantaquattresimo minuto: è la signora in prima fila nella scena in cui Carolyn sta ascoltando la presentazione degli Warren.

Marianna Cortese
Marianna Cortese
Attualmente laureanda in Lettere Moderne, ho sempre avuto un appetito eclettico nei confronti del cinema, fin da quando da bambina divoravo il Dizionario del Mereghetti. Da allora ho voluto combinare cinema e scrittura nei modi più diversi e ho trangugiato di tutto: da Kim Ki-Duk a Noah Baumbach, da Pedro Almodovar a Alberto Lattuada. E non sono ancora sazia.

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