Storia e cinema. Spesso il connubio fra la Storia (con la S maiuscola) e la settima arte si è rilevato vincente. Molti cineasti hanno deciso di portare sul grande schermo “storie che hanno fatto la Storia”, a volte rispettando la veridicità degli eventi, a volte meno. Indubbiamente i film storici hanno una forte impatto sull’immaginario collettivo e posso contribuire a formare la memoria storica dell’individuo e ad educare le nuove generazioni, facendo capire (in maniera forse più efficace dei libri di testo) l’importanza dei fatti storici ed evitare di ripetere gli errori del passato. Ecco cinque film storici che raccontano eventi realmente accaduti.
1. The Iron Lady, 2011
Diretto dalla regista britannica Phyllida Lloyd, il film racconta la vita dell’ex Primo Ministro britannico Margaret Thatcher. La “Lady di Ferro” in questo biopic è interpretata da Meryl Streep, che grazie a questo film ha vinto il suo terzo premio Oscar. Ricordiamo che la Thatcher è stata la prima donna a diventare capo di governo di un paese occidentale. La critica ha lodato unanimemente l’interpretazione della Streep, ma nonostante ciò il film non è riuscito a convincere a pieno. Sicuramente “The Iron Lady” offre una visione efficace di questo discusso personaggio politico, che ha comunque lasciato un segno profondo nella Storia della monarchia inglese e non solo.
2. Selma, 2014
Oggi dopo le tristi vicende americane legate all’uccisione dell’afroamericano George Floyd questo film è più attuale che mai. Selma racconta le storiche marce del 1965, portate avanti dal reverendo Martin Luther King. A capo del movimento non violento, King e altri esponenti marciarono da Selma fino alla capitale dell’Alabama, Montgomery per rivendicare il diritto di voto. Il corteo, una volta arrivato davanti allo storico Edmund Pettus Bridge, si è ritrovato a dover fronteggiare la violenza della polizia. Il “Bloody Sunday” di Selma fu trasmesso in diretta nazionale e indignò l’opinione pubblica, costringendo il presidente Johnson a votare il Voting Right Act. Dopo il successo del film, la regista Ava DuVernay ha diretto per Netflix la miniserie “When They See Us” che racconta le vicende del 1989 legate al “Central Park jogger case”, dove dopo l’aggressione ai danni di una giovane runner bianca, vengono ingiustamente accusati e incarcerati cinque giovani afroamericani.
3. Lincoln, 2012
Abraham Lincoln è stato uno dei presidenti più importanti della storia americana. Lo sa bene Steven Spielberg, che nel 2012 ha diretto il film “Lincoln”. Basato sul libro “Team of Rivals: The Political Genius of Abraham Lincoln” di Doris Kearns Goodwin, la pellicola racconta gli ultimi mesi di vita del presidente Lincoln. “Lincoln” ha un tono solenne, ed è stato uno dei film storici di recente uscita ad essere maggiormente apprezzato, anche per la sua accuratezza storica. Spielberg si concentra su gli ultimi mesi della Guerra Civile Americana e sull’assassinio di Lincoln avvenuto pochi giorni dopo. Daniel Day-Lewis ci propone un ritratto del presidente intimo, ma allo stesso tempo potente, tanto da valergli il premio Oscar come Miglior Attore.
4. Invictus, 2009
Il maestro Clint Eastwood dirige uno dei film più emozionanti degli ultimi tempi. “Invictus” racconta gli eventi intorno allo svolgimento della Coppa del Mondo di Rugby del 1995 in Sudafrica. L’apartheid aveva letteralmente spezzato in due il paese e Nelson Mandela si ritrova a svolgere la carica di presidente in un momento cruciale. L’occasione di riscatto è proprio l’evento sportivo, che Mandela vede come occasione per risanare le sorti della nazione. Il film racconta il rapporto che si viene così ad instaurare fra François Pienaar, capitano della nazionale di rugby e il presidente Mandela. Lo sport e il gioco di squadra, diventano quindi una metafora d’integrazione. Decisive le interpretazioni di Matt Damon e Morgan Freeman, che hanno fruttato ad entrambi gli attori una nomination all’Oscar.
5. Il discorso del re, 2010
Biopic del re Giorgio VI, il film racconta le vicende del monarca britannico e dei suoi problemi di balbuzie. Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, “Il discorso del re” è un crescendo di emozioni, grazie ad una sceneggiatura perfettamente studiata che ci mostra il rapporto turbolento del monarca con il suo logopedista e la sua battaglia personale contro i limiti legati al suo disturbo. Colin Firth ci regala un’interpretazione magistrale che gli vale l’Oscar e il Golden Globe. Da lodare sono però anche le interpretazioni di Helena Bonham Carter, che interpreta la regina consorte di Giorgio VI e Geoffrey Rush che interpreta il logopedista Lionel Logue. Il finale è trionfante, potente e ci insegna che anche le sfide più ardue possono essere avvallate.